ALLARGATA LA PLATEA DEI BENEFICIARI DEI CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO

Nuove chance per i professionisti e le imprese che hanno avuto riduzioni di fatturato, ma ora anche del risultato di esercizio, per accedere agli aiuti statali. Anche chi nelle precedenti edizioni non fosse rientrato nelle agevolazioni, ora potrebbe ricevere gli aiuti. Vediamo per punti dunque le novità in breve portate dall’art. 1 del nuovo DL (Decreto Legge) 25 maggio 2021 nr. 73, che in totale “cuba” 15,4 miliardi di Euro per i contributi a fondo perduto, pubblicato nella GU serie generale nr. 13 della stessa data:

  1. chi ha già ottenuto il contributo a fondo perduto previsto dall’art. 1 del DL 22 marzo 2021 nr. 41, con l’accredito su un suo Iban o come credito d’imposta da utilizzare in compensazione, in base al disposto del comma 1 della norma in presentazione, senza dover presentare altra istanza riceverà un importo identico al precedente con le stesse modalità; basterà dunque attendere l’arrivo sull’Iban dei fondi o procedere a compensare in F24 l’importo del  nuovo contributo; per tale nuovo intervento a sostegno delle attività produttive il Governo mette sul tavolo 8 miliardi di Euro per l’anno in corso.
  2. gli operatori economici “maggiormente colpiti” dall’emergenza epidemiologica Covid-19, possono, in alternativa alla fruizione del secondo contributo ex DL 41 2021 di cui al precedente primo punto, presentare facoltativamente un’apposita istanza all’Agenzia delle entrate qualora il loro ammontare medio mensile del fatturato del periodo che va dal 1 aprile 2020 al 31 marzo 2021 sia inferiore almeno del 30% rispetto a quello del periodo 1 aprile 2019 – 31 marzo 2020. Per il contributo ex DL 41 2021 si considerava infatti il confronto fra il fatturato medio mensile delle due intere annualità, compresi i primi mesi del 2020 che il nuovo contributo invece “taglia” fuori in quanto potrebbero non essere stati “colpiti” dalle conseguenze dell’epidemia. Il limite per poter rientrare nell’agevolazione è dunque ora calcolato sul fatturato dei soli mesi del 2020 che certamente hanno risentito della nuova situazione, e perciò alcune attività che non avevano diritto al primo contributo ora potrebbero riceverlo.
  3.  il contributo del punto 2, è calcolato in percentuale della differenza fra i due valori medi di fatturato, ma questa percentuale sarà più alta per le attività che non hanno beneficiato del contributo del DL 41 2021, si tratta dunque di una interessante nuova opportunità, al ricorrere ovviamente del requisito indicato al punto 2, proprio per chi non avesse potuto ottenere il contributo del precedente decreto. La procedura telematica per l’inoltro dell’istanza saranno definiti da apposito provvedimento del direttore Agenzia entrate, e da quel momento ci saranno sessanta giorni per presentarla. Per questo nuovo contributo, sono stati stanziati 3,4 miliardi di Euro.
  4. Chi avesse già beneficiato del contributo del decreto 41 2021, e presenterà l’istanza per ottenere il contributo alternativo del punto 2 anziché “accontentarsi” della ripetizione automatica descritta al punto 1, qualora in base al nuovo calcolo gli dovesse spettare una somma maggiore di quella che gli arriverebbe “in automatico”, si vedrà riconoscere anche la differenza; se invece con il nuovo calcolo gli spettasse una somma pari o inferiore, percepirà  unicamente il contributo “automatico” del punto 1.
  5. E’ previsto infine un nuovo contributo a fondo perduto, diverso dai precedenti in quanto calcolato in percentuale non più della riduzione del valore medio del fatturato mensile, ma della diminuzione del risultato d’esercizio, desunto dal confronto fra i dati della dichiarazione dei redditi per il 2020, che sarà da presentare entro il 10 di settembre di quest’anno anziché entro il 30 novembre, e quelli della dichiarazione relativa al 2019. Se il risultato d’esercizio del 2020 sarà inferiore di una certa percentuale, ancora da decidere, rispetto al 2019, allora si avrà diritto al nuovo contributo a fondo perduto. La percentuale del contributo sulla riduzione del risultato sarà decisa da un prossimo provvedimento del Ministero dell’economia e finanze. Per l’attuazione di questo nuovo aiuto, si dovranno attendere i provvedimenti ministeriali e dell’Agenzia delle entrate. Per questo nuovissimo contributo a fondo perduto sono stati stanziati 4 miliardi di Euro.

“Effetto Covid” nello studio dentistico. Misuralo con Excel!

L’effetto della riduzione delle attività per i noti motivi, si è fatto ovviamente sentire anche presso gli studi dentistici. Si comincia ora a “fare la conta dei danni”.

Si va a guardare quanto si era “prodotto” nel 2019 e lo si confronta con il 2020. Molti dentisti, ed è logico, misurano le variazioni in percentuale. Fa sempre effetto ed è una valida spiegazione dei fatti. Però non guasta di sicuro trasformare la percentuale in giorni e mesi.

Mi spiego. Un conto è dirsi (e magari dire ai colleghi nei social) che: “quest’anno, per il Covid, ho prodotto il 25% in meno”. Altro è invece formulare la stessa misurazione ma in termini di tempo: “quest’anno, per il Covid è come se avessi lavorato un mese e mezzo di meno”. Il linguaggio, le stesse parole, come si sa, hanno effetto sui pensieri, sulle sensazioni. Perfino sulle emozioni! E magari per qualcuno ragionare in mesi, o giorni, invece che in percentuale, risulta più chiaro e chissà che non saltino fuori dei migliori pensieri per affrontare le cose.

Da adesso in poi, questo articolo si rivolge ai “precisi”, a quelli che non hanno timore dei numeri, e dunque utilizzano Excel, o altro “foglio elettronico”, per gestire la loro vita economica e non solo. Si può infatti, con poco sforzo, creare un foglio di calcolo che a partire dai dati dello studio faccia capire com’è la situazione. Vediamo come.

Dati necessari

“Fatturato”: gli incassi degli stessi periodi del 2019 e del 2020;

“Produzione”: il valore delle prestazioni eseguite negli stessi periodi del 2019 e del 2020.

Domanda: perché Bortolini ci dice di guardare anche alla produzione e non solo agli incassi? Risposta: ma perché, cari dentisti, se non la si smette di guardare solo agli incassi e non al valore prodotto, la vostra analisi sarebbe, parafrasando il Vate, “mutilata”. Infatti, parte degli incassi del 2020 potrebbero essere riferiti a periodi “pre-Covid”, quindi non rispecchiare del tutto la reale situazione. Invece la “produzione”, nel giudicare la situazione economica presente e dell’attuale futuro, non mente mai.

Il foglio Excel (o di altro foglio elettronico, ma Excel è meglio)

Passo 1: Procurarsi i dati necessari, dai sistemi in uso in studio. Con un minimo di pratica si tratta di dati che si possono prelevare direttamente, come foglio Excel, dai vostri gestionali, aggiornati in tempo reale;

Passo 2: Creare in un foglio Excel vuoto il seguente schema (o simile, dipende dai gusti):

La data del giorno dell’analisi “post-lockdown” ovviamente sarà quella del giorno, o altra a vostro piacere.

Passo 3: Riportare nello schema da voi creato i dati necessari (N.B.: per vedere bene le immagini, clicca sul titolo di questo articolo):

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Passo 4: inserire nelle altre celle del foglio elettronico le necessarie formule:

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(tutti sanno che le lettere e i numeri corrispondono a celle del foglio di lavoro, Ça va sans dire);

Passo 5: contemplare il risultato:

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Allora. Uno può dire: “a fine lockdown avevo perso ben il 40% della produzione. Un po’ meglio è andata con gli incassi.”. Ma anche:”Dal punto di vista della produzione, è stato come se avessi lavorato quasi due mesi in meno, da quello degli incassi un mese e mezzo”.

Continuando a far parlare il dentista appassionato di Excel: “Per fortuna a oggi sono in pieno recupero, infatti dal punto di vista della produzione ho recuperato mezzo mese di lavoro, e spero entro fine anno di avere recuperato tutto!”.

Evviva Excel. Buona estate

Già che ci sei, vedi anche:

I rapidi conti del dentista forfetario

Odontoiatria Riparte: le Decisioni sui Prezzi Da Chiedere. Corso Online

Costo orario dello studio dentistico (5^ e ultima puntata): la trasformazione “magica” del denaro in tempo

Nuovo Corso Online in diretta: La fatturazione al paziente odontoiatrico al tempo di Covid-19 e oltre. Domande e risposte

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La fattura è ben di più che un mero adempimento tributario. Essa è il punto terminale della filiera produttiva odontoiatrica, che comprende anche, e in ogni sua fase, importanti aspetti di relazione: si inizia con la visita, si passa per il preventivo, da tempo obbligatorio per legge, si arriva alla conclusione del rapporto contrattuale con il paziente di cui, appunto, la fattura è il suggello. Gestire bene quei passaggi, aiuta certamente lo studio a differenziarsi, a migliorare l’immagine e, in definitiva, a lavorare meglio.

Dal punto di vista dello studio, occorre avere ben presente che la fattura, non appena emessa, diventa la base della contabilità interna, dunque del controllo della gestione, ed esterna, quella tenuta dal commercialista ai fini dichiarativi e adempimentali. Conviene allora saperla fare precisa, senza errori.

Questo corso, che offre quanto serve per la gestione della fatturazione verso il paziente persona fisica, va allora frequentato sia perché consente di avere le risposte alla più dibattute domande sulla questione “fatturazione odontoiatrica”, e così acquisire maggiore sicurezza nelle procedure amministrative dello studio, e ridurre il rischio di sanzioni, sia perché l’argomento è presentato in modo da consentire, a chi ne coglierà anche questo aspetto, di utilizzarlo per migliorare la competitività dello studio.

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