2021: che la “riscossa” inizi dalla fatturazione!

Il 2020 ha portato molte novità per la fatturazione ai pazienti dei dentisti, delle quali è necessario tenere conto non solo per essere in regola, ma anche per migliorare la propria immagine nei confronti della clientela, cosa preziosa oggi più che mai. Infatti, c’è una grande differenza fra il mostrarsi informati, e perciò sicuri di ciò che si fa e dice, piuttosto che non saper dare risposte adatte alle tante domande che, sempre di più, i pazienti potrebbero fare alle persone che lavorano negli studi al momento del suggello del rapporto contrattuale, quello del pagamento delle cure.

L’occasione per sistemare la questione è già pronta, basterà partecipare al corso online sulla fatturazione al paziente odontoiatrico, oppure acquisirne la registrazione. Le quote prevedono la consegna di dispense.

Per fare esempi, si tratterà di sapere e di saper spiegare importanti novità, fra le quali:

  • coordinare l’onere del pagamento tracciato per avere il diritto alla detrazione della spesa sanitaria con l’intestatario della fattura;
  • quale tecnica di redazione della fattura potrà favorire il paziente nei confronti del Fisco;
  • come organizzare per bene la creazione della fattura al fine di adempiere correttamente e senza rischio di sanzioni al nuovo obbligo di invio mensile dei dati delle fatture al Sistema tessera sanitaria (sts);
  • cosa comporta per lo studio, e cosa dire ai pazienti che chiedessero informazioni, le nuove agevolazioni statali “cashback” e “lotteria degli scontrini”, anche in relazione alla presenza di un registratore di cassa in studio che, secondo alcuni, rientrerebbe fra i nuovi oneri a carico dei dentisti.

Per avere risposte dirette, precise ed esaustive, date con un linguaggio sintetico, chiaro, la partecipazione al corso online sulla fatturazione al paziente odontoiatrico, è la soluzione giusta.

Oltre agli argomenti già indicati, la partecipazione al corso, o l’acquisto della sua registrazione, offre i necessari chiarimenti e indicazioni operative, inclusive di suggerimenti per la gestione organizzata della comunicazione ai pazienti, per gli aspetti basilari della fatturazione al paziente:

  • la fattura si intesta sempre a chi ha avuto le cure?
  • a chi compete l’onere della marca da bollo?
  • è sempre necessario descrivere dettagliatamente le prestazioni?
  • si possono aggiungere spese per recupero di costi amministrativi? E molto altro ancora.

La partecipazione al corso online sulla fatturazione al paziente odontoiatrico consente ai presenti di porre domande al Relatore, e avere da lui subito soddisfazione, data la sua grande esperienza e preparazione specifica. Vi aspettiamo numerosi!

Un cordiale saluto e un grandissimo augurio per un buon anno nuovo.

Registratore di cassa per i dentisti?? Assolutamente no!!

Di Paolo Bortolini *

[AGGIORNAMENTO DEL 3 GENNAIO 2021. Si continua ancora a vedere la diffusione, purtroppo anche in siti Internet collegati a organismi di rappresentanza di medici e dentisti, di notizie totalmente destituite di fondamento e perfino con l’invenzione di norme inesistenti, su un presunto “obbligo” o su una altrettanto fantomatica “facoltà” (sic) per i dentisti e i medici di dotarsi del registratore di cassa. Si ribadisce che ad oggi mai una simile ipotesi è venuta alla luce, nemmeno nelle più nascoste intenzioni del legislatore. I responsabili dei siti che diffondono tali notizie fasulle farebbero bene a rivolgersi a persone competenti per la redazione degli articoli che diffondono.]

E’ stata diffusa su Internet un’informazione che potrebbe creare ingiustificate aspettative fra i dentisti professionisti, anche associati. Secondo queste fonti, interpretando l’articolo 15 comma 2 del DL 124/2019 (il c.d. “collegato fiscale” alla legge di bilancio 2020, già entrato in vigore), sembrerebbe che, se tale norma non sarà modificata, ai suoi clienti privati il dentista, dal 1 luglio 2020 dovrà, probabilmente, consegnare uno scontrino fiscale oltre alla fattura nonché inviarlo a STS. Questo è quanto si legge.

Tale previsione, per quanto presentata con il condizionale, è in radice assolutamente ingiustificata: mai il legislatore ha voluto, almeno per il momento, imporre ai dentisti un simile obbligo, nemmeno “in forse”. Perciò niente allarmi: ai clienti privati, dal 2020, solo la fattura cartacea dovrà continuare ad essere emessa, e con tanto di marca da bollo analogica se di importo superiore ai 77,47 €.!

Infatti, la norma del DL 124/2019 in questione è la seguente:

“Art. 15.  Fatturazione elettronica e sistema tessera sanitaria (in vigore dal 27 ottobre 2019)

omissis………

2. All’articolo 2, comma 6-quater, del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127, dopo il primo periodo, è aggiunto il seguente: “A decorrere dal 1° luglio 2020, i soggetti di cui al primo periodo adempiono all’obbligo di cui al comma 1 esclusivamente mediante la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei dati relativi a tutti i corrispettivi giornalieri al Sistema tessera sanitaria, attraverso gli strumenti di cui al comma 3.”.

Come si può leggere, il comma 2 introduce una nuova norma all’interno di un articolo già esistente, e non statuisce, come si potrebbe evincere da quanto è stato diffuso, un nuovo obbligo desumibile da quanto posto fra le virgolette. L’impressione è che nella notizia come diffusa, sia stata data una lettura parziale della norma in esame, saltando a piè pari le parole che precedono i due punti e le virgolette.

L’articolo che viene modificato dal DL 124 art. 15 comma 2, è l’art. 2, comma 6 quater, del Dlgs 127 del 2015 (quello alla base di fatturazione elettronica e corrispettivi telematici-scontrini fiscali). La modifica però, cioè l’obbligo giornaliero di inviare a STS gli scontrini fiscali (da cui sorgerebbe la necessità di munirsi di apposito registratore di cassa), come ben risulta dalla lettura dell’articolo del Dlgs 127/2015 come modificato dal DL 124/2019, si applica solo ai “soggetti che effettuano le operazioni di cui all’articolo 22 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633”. I dentisti liberi professionisti non rientrano fra questi soggetti.

Perciò, nessuna modifica al collegato fiscale è quindi necessaria: non esisterà alcun obbligo di munirsi di registratore di cassa per i dentisti professionisti, anche associati.

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