Pubblicato in Gazzetta ufficiale del 26/10/19 il Decreto legge 26/10/2019 nr. 124, intitolato “Disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili”. E’ già in vigore, ma deve essere convertito in legge entro 60 giorni e alla fine non sono certo da escludersi modifiche. In calce all’articolo il link per scaricare il pdf del provvedimento.
Di interesse per i professionisti:
art. 1, sull’accollo tributario, se ne era parlato tempo fa nel Forum Odontoline.it; ora è stato regolamentato;
artt. 2 e 3, limiti alle compensazioni, riguarda sopratutto la compensazione dei crediti Iva, per cui ai dentisti più di tanto non dovrebbero modificare la vita;
art. 13, nuove regole fiscali per il trust, strumento di protezione dei patrimonio;
art. 14, estensione dei poteri di controllo di GDF e ADE sui dati delle fatture elettroniche, che saranno memorizzati per otto anni, quindi oltre il termine di decadenza dei poteri di accertamento;
art. 15, NIENTE OBBLIGO DI EMETTERE FATTURE ELETTRONICHE per i medici per il 2020;
art. 16, se tutto va bene, dal 1/7/2020 i registri Iva li farà l’Agenzia (per il momento in bozza), dal 2022 la dichiarazione Iva la fa l’Agenzia; queste semplificazioni non saranno utilizzabili dai dentisti fintanto che non dovranno emettere fattura elettronica;
art. 17, marca da bollo, modifiche ma solo se si emette la fattura elettronica, quindi i dentisti continuano come al solito;
art. 18, riduzione della soglia di utilizzo del contante, a decorrere dal 1/7/2020 max incassabile 1999,99 €., a decorrere dal 1/1/2022 max 999,99;
art. 21, un passo avanti nel futuro: si programma di collegare direttamente i pagamenti elettronici e le fatture elettroniche con la contabilità fiscale, in vista dell’automazione della stessa;
art. 22, credito d’imposta del 30% sulle commissioni sugli incassi POS di carte di credito, di debito e prepagate, ma solo se il contribuente dichiara meno di 400.000 €. l’anno; se non si riesce ad eliminare le commissioni d’incasso, lo Stato con questo provvedimento fa uno “sconto” ai “piccoli” contribuenti;
art. 23, le sanzioni per chi non accetta pagamenti con il POS;
art. 39, “manette agli evasori”; allargamento della responsabilità penale delle società ai reati tributari.
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