FINANZIAMENTI DELLE CURE ODONTOIATRICHE: (NON E’) TUTTO FACILE?

Iscriviti al gruppo Facebook “Odontoiatria, contabilità e fisco”, potrai fare domande e interventi sui temi che più ti interessano 

Pubblico un breve “botta e risposta” fra alcuni utenti del forum ODONTOline.it e il sottoscritto (moderatore del forum). L’argomento sono i “finanziamenti” che, tramite i dentisti, alcune società finanziarie concedono ai pazienti al fine di pagare le cure ricevute o da ricevere. In particolare, il tutto prende spunto dalla diffusione di nuovi prodotti creditizi, immediati e che non richiedono istruttoria, che il dentista può gestire direttamente in studio da un terminale POS. Un utente del forum domandava quindi se tali prodotti convenivano, se qualcuno aveva esperienza sugli stessi, insomma, se “funzionavano”.

Ovviamente, visto che la pratica di questi “finanziamenti” è assai diffusa, le risposte non sono mancate, ma alcuni aspetti, diciamo più “tecnici”, ad avviso del sottoscritto non venivano focalizzati, e così ho detto la mia.

E’ bene sapere che questi prodotti finanziari proposti direttamente dal venditore al cliente, non “nascono” per finanziare l’acquisto di servizi, ma di beni di consumo durevoli, quali autovetture o elettrodomestici. Averli estesi anche al settore dei servizi, a mio avviso, ha introdotto distorte modalità di relazione fra il professionista e la clientela. Infatti, la cronaca mostra quanto possa essere dannoso per i pazienti pagare prima per dei servizi non ancora ricevuti.

Vi sono però anche dei danni potenziali per lo studio. Infatti, se non si ha una “mano” amministrativa più che ferma, incassare prima ciò che ancora non ha avuto un costo può portare ad atteggiamenti disinvolti rispetto al denaro in cassa, trovandosi magari molto a mal partito se, per un qualsiasi motivo, questo flusso anticipato si interrompesse o solo riducesse. Infatti, ci si troverà così a lavorare sostenendo costi avendo magari già speso i denari che sarebbero serviti per coprirli.

Per non parlare di aspetti fiscali in caso di tassazione “per cassa”, i quali postulano, sempre a mio avviso, di trattare con molta circospezione ogni tipo di incasso anticipato.

Il mio consiglio ai dentisti, pertanto, è di evitarli e lasciare che i loro pazienti si arrangino nel reperire i fondi per sostenere la spesa per le cure. Si dovrebbe dunque considerare “innaturale” per un professionista il fatto di proporre al suo cliente queste soluzioni. Oltretutto, si noti, esso svolgerebbe un lavoro di intermediazione, ma anche burocratico, non pagato per le finanziarie, anzi, perfino le paga! Assurdo.

In ogni caso, di seguito chiarisco alcuni punti che mi sono sembrati poco compresi nel dibattito di cui ho detto all’inizio.

Come prima cosa, ho chiarito che il dentista ha a disposizione due diversi prodotti finanziari da offrire ai suoi pazienti: una si chiama “finanziamento”, l’altra è la “cessione del credito”. I due tipi di prodotto, comunque, fanno parte del “credito al consumo”, regolato dal Testo Unico Bancario, articoli da 121 a 126. Questi nuovi prodotti basati sul POS, di solito fanno parte della seconda categoria.

Per quanto si leggerà oltre, è importante che il dentista sappia esattamente, rispetto ai prodotti finanziari che eventualmente proponesse ai suoi pazienti, se si tratta dell’un tipo o dell’altro. Naturalmente, nulla vieta di averne di entrambi i tipi. Non sempre però tale differenza risulta dal materiale pubblicitario delle società che li propongono, meglio quindi fare la domanda alle persone di questa che ve li presenteranno. In ogni caso, ecco le differenze fra i due tipi di credito al consumo:

1) il finanziamento è quello che si fa prima di cominciare la cura, la cessione del credito invece si fa (solo) a cure eseguite;

2) per il finanziamento alla finanziaria si manda un preventivo, con la cessione la fattura per cure già fatte (a prova dell’esistenza del credito);

3) con il finanziamento, quando la finanziaria manda i soldi si fa una fattura intestata al cliente, invece che alla finanziaria come si dovrebbe, in virtu del fatto che il cliente ha delegato la finanziaria a pagare, in suo nome e conto, il dentista; per il dentista l’incasso è compenso professionale ed è considerato per lo studio di settore, il paziente porta in detrazione l’importo che risulta in fattura tutto nell’anno, anche se paga a rate;

4) con la cessione invece, l’incasso non è più un compenso professionale, si veda il successivo paragrafo. Al paziente facciamo comunque detrarre la spesa che risulta dalla fattura tutta nell’anno.

Una questione che ritengo parecchio importante, di tipo fiscale, che ho posto nel forum, è la seguente. Gli incassi ottenuti con i prodotti basati sulla “cessione del credito”, non sono più incassi dovuti alla professione ma, in base al secondo comma dell’articolo 6 del TUIR, “proventi conseguiti in sostituzione di redditi”. La conseguenza è che in dichiarazione dei redditi vanno messi nel rigo RE3 e non in RE2, e allora vanno a finire nel rigo G03 dello studio di settore e non in G01. Lo studio di settore, come si dovrebbe sapere, calcola un minimo annuale di incassi da dichiarare, e lo confronta con quanto effettivamente dichiarato nel rigo G01. A due miei clienti è capitato che, utilizzando un sistema di finanziamento dei loro pazienti basato sulla cessione del credito, si sono trovati non congrui nello studio
di settore.

Infine, sempre ragionando attorno ai finanziamenti basati sulla “cessione”, non ci si dimentichi di chiedere, a chi propone l’adesione a questi prodotti, che cosa succede qualora il paziente non pagasse le rate alla finanziaria: le chiederanno al dentista o si assumeranno loro il rischio dell’insolvenza?

VEDI IL PROGRAMMA del nuovo

CORSO PRATICO INFORMATICO  INDIVIDUALE ONLINE

CONTABILITA’ E AMMINISTRAZIONE ODONTOIATRICA

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: